FarmacistaPiù: Il congresso dei Farmacisti Italiani

FarmacistaPiù: Il congresso dei Farmacisti Italiani

FarmacistaPiù: il Congresso Nazionale dei Farmacisti Italiani

La Fondazione Francesco Cannavò, con il patrocinio di FOFI e in collaborazione con Federfarma e Utifar organizza il CONGRESSO NAZIONALE DEI FARMACISTI ITALIANI: FarmacistaPiù

Nel 2013 la Federazione degli Ordini e la Fondazione Cannavò avvertirono la necessità di creare una manifestazione in cui tutte le componenti della categoria potessero confrontarsi per riflettere sul futuro della professione dopo la grande svolta prodotta dall’ormai famoso Documento Programmatico di Palazzo Marini, voluto grazie alle straordinarie intuizioni del Presidente Giacomo Leopardi e di un piccolo gruppo di giovani colleghi.

Da allora si è aperto un proficuo dibattito tra le organizzazioni di categoria e le rappre-
sentanze istituzionali nazionali e territoriali che ha consentito l’avvio di un processo di evoluzione della nostra professione e della farmacia italiana e, più di recente, il conseguimento di inediti traguardi coerenti con il contesto di riferimento e con il primario obiettivo di soddisfare sempre meglio i bisogni di salute della collettività.

Sin dalla I edizione del lontano 2014, il Congresso FarmacistaPiù si è posto quale laboratorio di idee e di progettualità, volte a definire il ruolo del farmacista agevolandone il processo di evoluzione, innovazione e crescita professionale a beneficio della comunità e della sanità italiana.

Assise annuale dei farmacisti italiani, il Congresso FarmacistaPiù ha offerto in tutte le edizioni un’analisi del “sistema salute” e proposte operative di modelli virtuosi necessari per preservare i valori fondanti di universalità, equità e solidarietà stabiliti dalla riforma sani-
taria del 1978.

Il Congresso ha altresì mantenuto attivo un dialogo utile all’ascolto delleistanze dell’intera comunità professionale, alla definizione di proposte programmatiche adeguate alla sfida dei tempi e alla formulazione di progetti necessari al Paese e al SSN.

 

FamacistaPiù - La "Casa dei Farmacisti"

Se FarmacistaPiù, configurandosi come la “Casa dei Farmacisti”, ha sviluppato il senso di appartenenza alla medesima “famiglia” e la definizione di progetti comuni e condivisi, è altrettanto vero che è divenuta una casa aperta ad accogliere non solo tutti i farmacisti italiani ma anche i rappresentanti delle Istituzioni, dell’Accademia, della Cittadinanza attiva e dell’Industria. Non v’è dubbio che i traguardi raggiunti in questi ultimi anni sono anche il frutto di un lavoro armonico sempre più efficace tra le rappresentanze del mondo della professione e della farmacia, a partire da FOFI, Fondazione Cannavò e UTIFAR fino al coinvolgimento ufficiale di Federfarma dalla V edizione del Congresso nel 2018.

Quando la storia incrocia la cronaca è possibile esprimere valutazioni serie e giudizi fondati: FarmacistaPiù ha indubbiamente accelerato quella “riconversione culturale” che rappresenta il presupposto imprescindibile per l’evoluzione del ruolo occupato e delle funzioni svolte. La triste esperienza dell’emergenza pandemica ha messo in luce ancora di più le straordinarie capacità del farmacista, negli ospedali e sul territorio, di garantire un servizio professionale efficace ed efficiente che ci consente di essere percepiti come utili al Paese. Le solide competenze tecnico-scientifiche – oggi ammodernate con la recente revisione dei curricula universitari – la flessibilità, lo storico rapporto fiduciario con la comunità, la capillarità e la prossimità della farmacia, oggi rappresentano uno straordinario patrimonio che incontra il consenso sociale e il riconoscimento istituzionale di cui si trova evidente traccia nella parole del PresidenteMattarella e negli interventi legislativi approvati dal Governo e dal Parlamento grazie al congiunto, proficuo lavoro di Andrea Mandelli e di Marco Cossolo, che concretizzano sempre più il progetto della “Farmacia dei servizi”. Il contenuto delle sessioni politico-istituzionali, politico-sindacali e le preziose iniziative delle Associazioni di categoria e delle Società Scientifiche hanno rappresentato aspetti fondamentali di successo e di consenso che ci inducono a proseguire con tenacia il lavoro sin qui svolto e di aprire una nuova stagione, impegnativa ma necessaria, che ci faccia guardare con fiducia attraverso una nuova fase programmatica, a nuovi traguardi da raggiungere e da aggiungere alla nostra storia plurisecolare.

Ringrazio tutti i colleghi d’ogni parte d’Italia per l’impegno e la passione profusi in questi anni; tutti loro, insieme ad Andrea, Marco ed Eugenio, hanno fermamente creduto che una intuizione può diventare un progetto.

Ed eccoci, dopo dieci anni, con la stessa consapevolezza che “per realizzare grandi cose non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere”.

Luigi D'Ambrosio Lettieri

Coordinatore Comitato Scientifico FarmacistaPiù

 

FamacistaPiù 2023

Pianificazione dei servizi sanitari, alleanze interprofessionali, innovazione scientifica e digitale, organizzazione dei servizi sanitari erogati, rinnovata relazione farmacista-paziente sono solo alcuni dei temi relativi alla nuova frontiera della professione che consolida il proprio ruolo nella sanità ospedaliera e territoriale.

FarmacistaPiù 2023 intende promuovere la riflessione con il decisore politico, con la comunità scientifica e con le Associazioni di categoria su quattro aspetti cardine della professione affinché i farmacisti, ovunque occupati, siano protagonisti attivi nel processo di costruzione di reti di valore in sanità:

la SCIENZA attraverso la condivisione di sistemi integrati di conoscenze ed esperienze cliniche;

la COMPETENZA attraverso la maggiore valorizzazione della formazione professionale quale presupposto imprescindibile per garantire appropriatezza ed efficacia delle prestazioni erogate;

l’INNOVAZIONE con percorsi di educazione alla salute sempre più “personalizzati” sulla base dei bisogni assistenziali del paziente, con il supporto delle moderne tecnologie e della telemedicina;

la PROSSIMITA’ attraverso l’istituzione di servizi e-health, una maggiore sinergia tra i professionisti della sanità e una efficace integrazione dei vari setting assistenziali per garantire la corretta presa in carico del paziente e la continuità di cure tra ospedale e territorio.

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